È emergenza caldo sul lavoro – FOCUS Friuli Venezia Giulia e Veneto: fabbriche e cantieri si trasformano in fornaci

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Decreto “Zaia”: stop obbligatorio ai lavori dalle 12:30 alle 16:00

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha introdotto un’ordinanza che prevede lo stop dei cantieri e delle attività all’aperto dalle 12:30 alle 16:00 durante le giornate di ondate di calore, per proteggere i lavoratori dall’esposizione diretta e allo stress termico in tutti i giorni in cui l’ARPAV segnala allerta caldo di livello 3 (massimo rischio).

Si ipotizza un ordinanza anche in  FRIULI VENEZIA GIULIA in poche ore

Cosa prevede il D.Lgs.?81/2008 (artt.?28 e 180–186)

  • Valutazione del rischio microclimatico nei luoghi di lavoro (sia indoor che outdoor).
  • Aggiornamento quadriennale e in caso di modifiche organizzative o climatiche.
  • Formazione adeguata sui rischi da calore e radiazione.
  • Sorveglianza sanitaria per lavoratori vulnerabili o esposti.

Le azioni operative obbligatorie per aziende

  1. Valutazione del rischio microclimatico (uso di indici come WBGT/PHS e checklist di autovalutazione)
  2. Modifica organizzativa degli orari lavorativi durante il picco di calore
  3. Pause in aree fresche e disponibilità costante di acqua potabile
  4. Fornitura di DPI leggeri e traspiranti, inclusi abiti anti-UV
  5. Integrazione del rischio caldo nel DVR/POS/PSC/DUVRI, con misure specifiche per ogni cantiere / luogo di lavoro in fabbrica ( fare attenzione al documento di pertinenza alle attività )
  6. Coinvolgimento del medico competente per sorveglianza sanitaria e piani
  7. Uso di schede di autovalutazione settoriali (edilizia, agricoltura, logistica, me)

Misure aggiuntive raccomandate

  • Definizione di aree d’ombra nei cantieri
  • Formazione specifica del personale su riconoscimento sintomi da calore e procedure di intervento
  • Monitoraggio continuo del microclima, ad esempio tramite piattaforme climatiche come Worklimate o sistemi WBGT/PHS
  • Gestione delle emergenze da calore con personale formato e pronto soccorso adeguato

Cosa fare nell’immediato

StepAzione
1Integra subito il rischio caldo nel DVR e nel POS
2Rivedi gli orari di lavoro, incluse le fasce 12:30–16:00
3Allestisci aree fresche e punti idrici nei cantieri
4Fornisci DPI estivi e anti UV
5Addestra il personale a riconoscere sintomi (colpi di calore, crampi…)
6Coinvolgi il medico competente per sorveglianza e pronto soccorso
7Usa checklist di autovalutazione settore-specifiche (edilizia, ecc.)

Perché è fondamentale

  • Obbligo di legge: non adottare misure espone a sanzioni (D.Lgs.?81/08)
  • Tutela della salute e sicurezza: riduzione degli infortuni e malattie correlati al calore
  • Efficienza e produttività: lavorare in condizioni più salubri porta a maggiore concentrazione e performance
  • Responsabilità sociale: dimostri attenzione al benessere dei lavoratori, rafforzando la reputazione aziendale

Conclusione

L’emergenza caldo non è un fenomeno temporaneo ma una sfida continua. Integrare oggi queste misure significa:

  • Proteggere attivamente le persone
  • Operare secondo legalità e responsabilità
  • Migliorare produttività e clima aziendale
  • Dimostrarsi un’impresa all’avanguardia nella tutela del benessere sul lavoro

Per approfondimenti, link al documento e modelli regionali, scarica le Linee guida conferenza Regioni (19/6/2025)

Se vuoi supporto nell’implementazione concreta di queste misure o stesura del DVR/POS aggiornato, siamo a disposizione: non aspettare il caldo è già  un’emergenza!

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