Lo sapevi che vedi RIELEGGERE l’RLS ogni 3 anni ?

Tempo di lettura: 6 minuti

La Facoltà di eleggere il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è obbligatoria per tutte le aziende o unità produttive. Inoltre ogni 3 anni deve essere rieletto.

Si esatto, hai letto bene, anche noi oggi ne abbiamo scoperta una nuova!

A seguito di una assistenza in fase di qualifica ENEL di una nosrta azieda , l’ispettore AVVOCATO e TECNICO QUALIFICATO HA EVIDENZIATO QUESTO ELEMENTO: la rielezione dell’RLS

Chi è l’RLS?

PARTIAMO DALL’INIZIO : RLS acronimo di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, è una figura istituita e disciplinata dal D.Lgs 81/2008, o Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro, il quale all’Art.2 comma 1 lettera i) ne da la seguente definizione:
“persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro”
Dunque è colui che rappresenta i lavoratori in tutte le questioni relative a sicurezza e salute nell’azienda, spesso facendo loro da portavoce e da tramite per il confronto con il datore di lavoro e il servizio di protezione e prevenzione.

Chi nomina il RLS?

L’RLS è eletto dai lavoratori dipendenti e al datore di lavoro spetta solo il compito di comunicare annualmente il suo nominativo all’INAIL.
Tuttavia, secondo quanto stabilito dall’art. 47 del D.Lgs. 81/08 e dagli accordi tra le parti, le modalità di elezione cambiano in funzione del numero di dipendenti lavoratori presenti in azienda:

  • Nelle aziende che contano fino a 15 lavoratori l’RLS viene eletto dai lavoratori al loro interno, o ne viene nominato uno per più aziende dell’ambito territoriale o comparto produttivo (art. 48)
  • Nelle aziende con più di 15 lavoratori è eletto dai lavoratori nell’ambito di rappresentanze sindacali in azienda (in assenza delle quali è eletto dai lavoratori al loro interno)

Quanti RLS possono essere nominati in un’azienda?

Se l’azienda conta fino a 200 lavoratori è necessario nominare un RLS. Per le aziende che hanno da 201 a 1000 lavoratori sono necessari 3 RLS mentre per le aziende che eccedono i 1000 lavoratori sono necessari 6 RLS.

Elezione RLS: in aziende fino a 15 lavoratori

Nelle aziende fino a 15 dipendenti o in quelle che ne hanno di più ed in assenza delle rappresentanze sindacali, i lavoratori si riuniscono e procedono a creare una commissione elettorale formata dal segretario del seggio elettorale e dallo scrutatore. Una volta scelte le due persone incaricate di svolgere il compito, i loro nomi devono essere comunicati all’azienda. Il segretario ha il compito di accordarsi con il datore di lavoro per il giorno e l’ora delle elezioni i quali devono essere comunicati ai lavoratori almeno 5 giorni prima.

La votazione si svolgerà in un solo giorno a scrutinio segreto e segue le seguenti direttive:

  • Possono votare tutti i lavoratori indipendentemente dal contratto (anche se sono in prova);
  • Possono essere eletti tutti i lavoratori eccezione fatta per coloro in prova.

Colui che riceve più voti diventerà l’RLS per i 3 anni seguenti alla votazione. Infine, al segretario di seggio spetta la redazione del verbale di elezione che poi deve essere consegnato in copia all’azienda la quale deve comunicare la nomina entro 10 giorni.

Elezione RLS in aziende con più di 15 lavoratori

Nelle aziende con più di 15 lavoratori le procedure da seguire sono quelle previste dall’accordo interconfederale di riferimento e i candidati devono essere individuati tra i componenti della Rappresentanza Sindacale Aziendale o Unitaria.

Elezione RLS: in aziende con un unico dipendente

Anche con un solo lavoratore in azienda, Secondo l’art.47 del D.Lgs 81/08, anche nelle aziende con un solo lavoratore è obbligatoria la nomina del RLS.
Nonostante vi sia solo un dipendente egli non è obbligato ad accettare l’incarico dell’RLS. Infatti, nel caso in cui egli non voglia ricoprire tale carica, il datore di lavoro dovrà affidare la carica ad un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale.

Le conseguenze della mancata nomina del RLS

Siccome eleggere un RLS è un diritto/dovere dei lavoratori, nel caso di mancata elezione il datore di lavoro non incorre in nessuna sanzione ma deve semplicemente ricorrere all’RLST.
L’unica sanzione amministrativa (pari a €500) prevista deriva dalla mancata trasmissione annuale del nominativo all’INAIL.

Come comunicare il nominativo RLS all’INAIL?

La comunicazione deve essere effettuata per via telematica, dal 12 luglio 2018 è infatti obbligatorio l’utilizzo del servizio online “Dichiarazione RLS” disponibile sul portale dell’INAIL.

Inoltre, è importante ricordare che il limite ultimo entro il quale bisognare segnalare la nomina del RLS scade ogni anno il 31 marzo. Ovviamente questa procedura va svolta solo quando c’è una modifica del RLS.

RLS e RSPP possono coincidere?

Secondo la normativa le due figure non sono cumulabili.

Quando il datore di lavoro deve consultare l’RLS?

Questo rapporto è disciplinato dall’art. 50 del D.Lgs 81/08 che indica i casi in cui iI datore di lavoro deve consultare un RSL, ovvero:

  • durante la valutazione dei rischi, per l’identificazione, la programmazione, la realizzazione e la verifica delle procedure di protezione e prevenzione;
  • durante la nomina di RSPP e ASPP, gli addetti al primo soccorso, gli addetti antincendio, gli addetti alle emergenze;
  • per tutto quello che concerne l’organizzazione della formazione ai sensi dell’art. 37 DLgs 81/08;

Quali sono Obblighi del datore di lavoro verso l’RLS?

L’art. 50 del DLgs 81/08 stabilisce le attribuzioni che spettano al RLS, nello specifico decreta che il Datore di lavoro è obbligato a :

  • a dare all’RLS l’accesso completo a informazioni e documentazione riguardanti la sicurezza in azienda;
  • fornirgli informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
  • fornire all’RLS una formazione adeguata;
  • garantirgli che lo svolgimento dei compiti da RLS non comprometta il suo lavoro causando perdite di retribuzione;
  • consegnargli tempestivamente una copia del DVR;
–> AREA CONFORMITA’ LEGISLATIVA

Il RLS deve, inoltre, poter disporre del tempo necessario allo svolgimento del suo incarico senza che ciò influisca sulla sua retribuzione. Ancora più importante è il fatto che non può essere vittima di ritorsioni per lo svolgimento del proprio incarico.

Quali sono i Compiti e i Doveri di un RLS?

A cosa serve un RLS? A cosa è finalizzata la sua nomina?


Ai sensi dell’art. 50 del Testo Unico sulla Sicurezza un RLS:

  • accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;
  • è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva;
  • va consultato sulla designazione del responsabile e degliaddetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzioneincendi, al primo soccorso, all’evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente;
  • è consultato in merito all’organizzazione della formazione di cui all’articolo 37;
  • riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonchè quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali;
  • deve ricevere le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
  • riceve una formazione adeguata e, comunque, non inferiore a quella prevista dall’articolo 37;
  • promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori;
  • formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito;
  • partecipa alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
  • fa proposte in merito alla attività di prevenzione;
  • avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività;
  • può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro;

Ricordiamo che tra i doveri e gli obblighi del Rappresentante rientra anche mantenere il segreto industriale per quanto riguarda le informazioni contenute nel documento di valutazione dei rischi.

A quali documenti della sicurezza aziendale può accedere il RLS?

L’articolo 50 attribuisce al rappresentante il diritto di accesso alla documentazione aziendale per esercitare la sua funzione di controllo, ecco quali sono i documenti in questione:

  • DVR;
  • Nomina del medico competente;
  • Designazione del RSPP e degli addetti alle emergenze;
  • DUVRI;
  • POS;
  • Verbale della riunione periodica di prevenzione;
  • Denunce d’infortunio e di malattia professionale, registro degli infortuni;
  • Registri e verbali relativi informazione e formazione;
  • Verbale di consegna dei DPI;
  • Libretti d’uso e manutenzione delle attrezzature di lavoro;
  • Registro di lavoratori esposti ad agenti cancerogeni e mutageni (ove presenti);
  • Schede di sicurezza delle sostanze e preparati pericolosi (ove presenti);
  • Contratti di subappalto, appalto e somministrazione (informazioni sui costi per la sicurezza).

Formazione RLS: è obbligatoria?

Secondo il Testo Unico per la Sicurezza, ogni RLS per portare al termine i suoi compiti e le sue mansioni delicate deve seguire uno specifico percorso formativo. La formazione si compone con i seguenti corsi:

  • corso di formazione iniziale di 32 ore;
  • di aggiornamento annuale di 4 ore per aziende fino a 50 lavoratori;
  • corso di aggiornamento annuale di 8 ore per aziende oltre 50 lavoratori;

Nel Testo Unico non è indicato un limite di tempo entro cui somministrare la formazione ai rappresentanti dei lavoratori appena eletti.
Tuttavia dall’art. 18 sugli obblighi del datore di lavoro e dall’art. 50 sui diritti degli RLS si evince che la formazione deve iniziare immediatamente dopo l’elezione. Infatti nel caso contrario il RLS non potrebbe svolgere il proprio incarico correttamente.

La formazione deve essere svolta durante l’orario di lavoro, in caso di somministrazione al di fuori dell’orario di lavoro, al RLS deve essere riconosciuta una retribuzione straordinaria

Quali sono i CCNL per cui il corso RLS online è valido?

Ecco una lista di contratti colletivi nazionali del lavoro che indicano esplicitamente la possibilità di svolgere in e-learning i corsi per RLS:

  • per i dipendenti da aziende del settore commercio – ANPIT
  • CCNL per gli addetti all’industria di ricerca, di estrazione, di raffinazione, di cogenerazione, di lavorazione o alla distribuzione di prodotti petroliferi e per gli addetti del settore energia ENI;
  • CCNL Intersettoriale: commercio, terziario, distribuzione, servizi, pubblici esercizi e turismo – CIFA
  • per i dipendenti dalle imprese artigiane e/o delle piccole imprese industriali tradizionali di pulizia e/o di servizi integrati-multiservizi-global service -CNAI
  • CCNL per i dipendenti da cooperative, consorzi e società consortili esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi – Sistema Cooperativo;
  • per i dipendenti dalle aziende esercenti attività nel settore terziario e servizi – CNAI
  • CCNL per i dipendenti del terziario: commercio, distribuzione e servizi – Sistema Impresa

In ogni caso è bene informarsi e documentarsi a dovere riguardo il proprio CCNL prima di effettuare qualsiasi corso RLS online in modalità e-learning, ma soprattutto
Assicurasi che il provider o l’ente che eroga il corso, sia un ente certificato o abilitato a farlo, solo in questo modo l’attestato ottenuto sarà valido e riconosciuto ai sensi di legge.

Fonte Corsisicurezza

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