Dal 18 maggio scatterà dunque la riapertura non solo di tutti i negozi ma anche bar e ristoranti, centri estetici e parrucchieri. Inoltre ci sarà libertà di spostamento entro i confini regionali senza più autocertificazioni. A seconda della curva dei contagi, le Regioni possono poi prendere decisioni specifiche in accordo con il Ministero della Salute (più o meno severe), mentre i sindaci possono disporre particolari misure di sicurezza per determinate zone se ritengono che non sia possibile rispettare le normative di sicurezza anti Covid 19.
Il decreto delinea il quadro normativo nazionale nell’ambito del quale, fino al 31 luglio 2020, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali.
==> Istruzioni di sicurezza ambienti di lavoro Covid-19
APERTURE
Per quanto riguarda la riapertura degli esercizi commerciali le attività sono tenute a rispettare i protocolli del governo. Quindi, non ci sono più specifiche misure di lockdown riferite ai diversi settori (, ma regole che bisogna rispettare per la sicurezza anti-Covid.
Per ogni singolo settore (ristorazione, centri estetici), ci sono comunque specifici regolamenti normativi, messi a punto sulla base delle linee guida INAIL. Infatti, bar e ristoranti potranno riaprire da lunedì 18 mantenendo però la giusta distanza tra i tavoli (INAIL suggerisce almeno due metri tra tavoli e quattro metri quadrati per ogni cliente, ma in base al protocollo unico nazionale concordato con le Regioni, la distanza di sicurezza tra commensali è scesa ad un metro) e tutte le altre regole previste per la fase 2. Lo stesso discorso per le varie tipologie di attività, come parrucchieri e centri estetici.
Ricordiamo che è possibile che alcune Regioni prevedano regole più severe per la riapertura: le relative delibere sono sempre pubblicate sul portale. Ma gli enti locali possono anche allentare le misure previste dal Governo, purché sulla base di specifici protocolli, anche relativi al monitoraggio dei contagi.
Spostamenti
Dal 18 maggio gli spostamenti tornano liberi all’interno della stessa regione. Quindi, a meno che non si varchi un confine regionale, non sarà necessaria l’autocertificazione. Inoltre decadono tutte le attuali limitazioni, per cui sarà possibile far visita agli amici oltre che ai parenti. Restano ovviamente tutte le misure di sicurezza relative al distanziamento sociale e all’obbligo di mascherina.
Fino al 2 giugno 2020 restano vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui ci si trova, così come i viaggi all’estero, se non per le consuete motivazioni. Compatibilmente con i dati relativi alla diffusione del contagio, dal 3 giugno sarà possibile anche spostarsi fra diverse regioni (sia usando la propria auto, sia con i mezzi pubblici).
Libertà, dunque, di raggiungere le seconde case. Che invece, dal 18 maggio si possono raggiungere solo se si trovano all’interno della regione. E’ comunque sempre possibile tornare nella propria abitazione spostandosi sull’intero territorio nazionale.
Infine, resta l’obbligo di restare a casa per le persone in quarantena. Il mancato rispetto di regole su spostamenti e protocolli di sicurezza comporta il pagamento delle sanzioni già previste.
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